Scopri le nuove professioni del digitale e le competenze richieste per diventare un esperto del settore.
La digitalizzazione delle imprese e del lavoro è diventata sempre più un processo inarrestabile e irreversibile e l’emergenza Coronavirus ha indubbiamente accelerato questo percorso verso l’azienda 3.0.
In quest’ottica diventa quindi fondamentale capire quali sono – e quali saranno – le professioni più richieste, intercettare i mercati in crescita per poi andare a individuare nuove opportunità di carriera.
Vi ricordate? Avevamo già affrontato il tema in un post del nostro blog.
Per fare questo, però, sarà necessario comprendere prima di tutto quali competenze e quali caratteristiche personali saranno necessarie per cavalcare l’onda delle professioni emergenti e per essere al passo con un mercato del lavoro in costante evoluzione e alla ricerca di figure professionali qualificate e specializzate.
Quali sono le nuove professioni del digitale?
Le nuove professioni del digitale comprendono figure che possiedono competenze tecnologiche avanzate unite a skills manageriali.
Sono persone caratterizzate da pensiero creativo e hanno un’elevata intelligenza emotiva.
Nel settore dell’ICT si parla molto di tutto ciò che concerne lo studio e il progresso nei settori dell’intelligenza artificiale, dell’Internet of Things, della robotica e della domotica.
Senza dimenticare il mondo della sicurezza e quindi di protezione dei dati e cyber security.
Ecco perché si vedono sempre più percorsi universitari collegati a discipline come big data, data science e cyber security.
Cosa si intende per le nuove professioni del digitale?
Quando si parla di professioni digitali si fa riferimento ai lavori nati con la Digital Transformation.
In particolare riguardano temi legati a:
- web
- software
- reti e applicativi
- applicazioni mobili
- dati digitali e analytics
- intelligenza artificiale e automazione
- connettività
- comunicazione
- formazione e gestione nell’economia digitalizzata
Chi lavora nel digitale ha il compito di aiutare l’organizzazione ad avere successo e a restare competitiva in un’economia sempre più connessa e digitalizzata.
E non stiamo parlando solamente di ruoli strettamente tecnici (come ad esempio il Data Scientist o lo Sviluppatore Software), ma anche di figure che operano nel campo dell’attività di ricerca e selezione del personale, dei social media o della formazione.
Le nuove professioni del digitale più gettonate in Italia
Secondo una ricerca 2019 condotta dall’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano, il 96% delle aziende italiane si è già mossa per introdurre o sviluppare nuove professionalità digitali nei contesti organizzativi. Tre in particolare sono gli ambiti professionali che suscitano l’interesse:
- Gestione e analisi dei dati
- Agile Transformation
- HR Innovation
Per quanto riguarda la gestione e l’analisi dei dati, la ricerca evidenzia che il 38% delle aziende ha interesse a introdurre la figura del Data Scientist: è quel professionista che gestisce e analizza i Big Data (ovvero dati in grandi quantità, strutturati e non strutturati) per fornire insights che siano utili per l’attività e il successo dell’organizzazione. Il 31% cerca il Data Architect, che nella progettazione dei sistemi informatici si occupa dell’organizzazione dei dati in modo da raggiungere gli obiettivi prefissati.
Sul tema dell’Agile, il 28% delle aziende dichiara di voler introdurre nell’organizzazione un Lean/Agile Specialist, ovvero quella figura che, in un’organizzazione produttiva, si occupa del miglioramento continuo attraverso tecniche di problem solving e team working che possano implementare soluzioni economicamente sostenibili, migliorando la velocità di produzione dei risultati.
Nel settore HR le aziende invece puntano su figure come lo specialista del Digital Learning (28%), che si occupa di aggiornare contenuti e modalità di fruizione della formazione (come ad esempio videocorsi, webinar e MOOC), e lo specialista del Recruiting sui social media (28%), esperto di selezione del personale sui canali social.
Alcune figure professionali del digitale ovviamente sono già presenti nelle aziende. Basti pensare al Digital Marketing Manager o al Chief Information Security Officer, che definisce i programmi che minimizzano i rischi legati all’adozione delle tecnologie digitali in termini di sicurezza dei dati e delle informazioni. Ma anche l’Enterprise Architect, che gestisce l’infrastruttura IT, e il Data Engineer, che gestisce il flusso di dati.
Il rovescio della medaglia
Nonostante ci sia un’elevata richiesta di figure tecniche specializzate sui temi appena discussi, c’è ancora molta confusione.
Leggendo gli annunci di lavoro pubblicati dalle aziende o dalle agenzie di comunicazione, infatti, emerge la difficoltà di individuare caratteristiche e competenze richieste per ogni posizione. I confini tra una professione e l’altra sono molto labili e spesso si sovrappongono, creando problemi di identificazione professionale.
La sfida per chi si occupa di ricerca e selezione è quindi quella di studiare attentamente i nuovi profili del digitale in modo da strutturare job description dettagliate e in grado di attirare i profili giusti.
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